Lo stress sociale lascia il segno: neuroni senescenti e invecchiamento accelerato
- italianstressnetwo
- 15 apr
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Un nuovo studio pubblicato su Nature Aging, e coordinato dal Prof. Alessandro Bartolomucci membro del nostro Stress Network, ha evidenziato come lo stress sociale cronico possa accelerare l’invecchiamento a livello cellulare, in particolare nel cervello. Utilizzando modelli murini, i ricercatori hanno sottoposto i topi a due diversi tipi di stress: uno sociale, basato sulla subordinazione cronica, e uno psicologico, tramite restrizione fisica. I risultati hanno mostrato che solo lo stress sociale ha portato all'accumulo significativo di cellule senescenti, in particolare nei neuroni dell’ippocampo e della corteccia cerebrale—aree chiave per la memoria, l’apprendimento e la regolazione emotiva.
Le cellule senescenti sono cellule che cessano di dividersi e rilasciano segnali infiammatori, contribuendo a infiammazione cronica, deterioramento tissutale e insorgenza di patologie legate all’età, come l’Alzheimer. Sorprendentemente, i neuroni—cellule che solitamente non si dividono—sono risultati i principali bersagli della senescenza indotta da stress, a differenza di altre cellule cerebrali più soggette a replicazione.
Inoltre, lo stress sociale ha attivato marcatori di danno al DNA e aumentato l’espressione della proteina p16, associata all’arresto del ciclo cellulare. Tali effetti si sono estesi anche a tessuti periferici, come sangue e grasso corporeo, indicando un impatto sistemico.
I ricercatori hanno tentato di mitigare questi effetti utilizzando un modello genetico per eliminare le cellule che esprimono p16. Sebbene questo approccio abbia ridotto i danni al DNA e alcuni segnali infiammatori, non ha migliorato gli effetti comportamentali o fisiologici dello stress fino alla mezza età.
Questo studio contribuisce a chiarire i meccanismi attraverso cui lo stress sociale può influenzare la salute e il processo di invecchiamento, suggerendo che l’esposizione prolungata a condizioni sociali avverse possa avere conseguenze biologiche profonde e durature. La ricerca futura si concentrerà su altri percorsi molecolari coinvolti, come il danno ossidativo e l’erosione dei telomeri, con l’obiettivo di sviluppare interventi mirati per contrastare l’invecchiamento precoce indotto dallo stress.
Lyons, C. E., Pallais, J. P., McGonigle, S., Mansk, R. P., Collinge, C. W., Yousefzadeh, M. J., Baker, D. J., Schrank, P. R., Williams, J. W., Niedernhofer, L. J., van Deursen, J. M., Razzoli, M., & Bartolomucci, A. (2025). Chronic social stress induces p16-mediated senescent cell accumulation in mice. Nature aging, 5(1), 48–64. https://doi.org/10.1038/s43587-024-00743-8
DOI: 10.21203/rs.3.rs-4004473/v1
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