
Una recente ricerca ha svelato un fenomeno sorprendente, lo stress non solo intensifica i ricordi ma può anche renderli confusi, facendoci percepire come minaccioso ciò che in realtà è innocuo. Il gruppo di ricercatori guidato dalla Prof.ssa Sheena Josselyn presso l’Università di Toronto (Canada), ha scoperto che, sotto stress, il cervello coinvolge un gruppo di neuroni più ampio per codificare i ricordi negativi. Questo sovraccarico neuronale, dovuto ad una disregolazione del sistema endocannabinoide, crea una sorta di allarme diffuso che confonde i confini tra pericolo e sicurezza. Proprio questo meccanismo è alla base di disturbi stress-correlati, come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Capire come lo stress influenzi la formazione dei ricordi può aprire nuove strade per lo sviluppo di terapie farmacologiche.
Lesuis, S. L., Park, S., Hoorn, A., Rashid, A. J., Mocle, A. J., Salter, E. W., Vislavski, S., Gray, M. T., Torelli, A. M., DeCristofaro, A., Driever, W. P. F., van der Stelt, M., Zweifel, L. S., Collingridge, G. L., Lefebvre, J. L., Walters, B. J., Frankland, P. W., Hill, M. N., & Josselyn, S. A. (2025). Stress disrupts engram ensembles in lateral amygdala to generalize threat memory in mice. Cell, 188(1), 121–140.e20. https://doi.org/10.1016/j.cell.2024.10.034
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